Icebreaker (Italian Edition) by Grace Hannah

autore:Grace Hannah [Hannah, Grace]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-10-17T00:00:00+00:00

Capitolo Venticinque

ANASTASIA

«PERCHÉ CI BADI COSÌ TANTO?»

Lo sento battere i piedi dall’altra parte della porta dello spogliatoio, ma ancora non si è materializzato. È la nostra prima sessione e arriveremo in ritardo, il che non è di buon auspicio né per i prossimi due mesi, né se Nathan vuole avere salva la vita.

«Nathan!» strillo bussando forte.

«Non posso uscire.»

Guardo con odio la porta, pur sapendo che è ridicolo, ma d’altronde non posso guardare male nient’altro, visto che lui non si decide a uscire. «Perché?»

«I leggings. Sono troppo stretti. Si vede tutto.»

«Se non esci tu, entrerò io!»

Dalla porta, che gli copre il corpo, sbuca la sua testa. «Sono serio. Sono… Si vede tutto.»

«Sì, okay, abbiamo capito, hai un cazzone e bla bla bla. Il tuo ego è soddisfatto? Siamo in ritardo. Muoviti, cominciamo.» La Brady si avvicina mentre Nate apre la porta ed esce con indosso i leggings più trasparenti che abbia mai visto. Sembra quasi che se li sia dipinti addosso e si vedono i contorni. Contorni molto molto dettagliati. «Oddio!» esclamo sbalordita.

La Brady lo squadra dalla testa ai piedi, poi una seconda volta, tanto per essere sicura. Appoggia le mani sui fianchi e scuote la testa. «Mi spiace, Hawkins, ma non posso permetterti di indossare quella roba.» Nate ha l’espressione di un coniglio accecato dai fanali e si nasconde di nuovo dietro la porta. «Hai qualcos’altro da mettere?»

«Ho dei pantaloncini nell’armadietto, potrei metterli sopra.»

«Ottima idea.» Nate sparisce e sento la presenza della Brady che incombe su di me. Mi volto per guardarla e lei scuote la testa. «Sei su una brutta china, Anastasia. Si va giù a precipizio.»

«Non capisco di cosa parla.» Bugia. Enorme bugia. Balla gigantesca. «Mi scaldo?»

«Usa un anticoncezionale. Chiedi a Prishi. La tua vescica non tornerà più come prima.»

«Io e lui non…»

Mi interrompe con un gesto della mano. «Siamo entrambe adulte. Non insultare la mia intelligenza. Lo vedo come ti guarda, quell’uomo. Io voglio vedere la mia pattinatrice migliore su un podio e non su una palla da parto. Chiaro?»

«Non avrebbe potuto essere più chiara, coach!»

Quello che non ha considerato, con il suo bel discorsetto, è che forse la sua “migliore pattinatrice” sta morendo di imbarazzo.

E poi, perché mi chiama la sua migliore pattinatrice quando non ci sono testimoni?

Finalmente Nate torna dagli spogliatoi e mi dà una gomitata sulle costole. «Sei pronta, Allen?»

«No. Non venirmi a sbattere.»

«Niente scontri, niente palle da parto… Caspita quante regole, Anastasia.»

Spalanco gli occhi mentre incrocio il suo sguardo, e vedo che sfoggia un sorrisetto compiaciuto. La sua allegria mi conforta ed è la prova che non è nervoso come me. Ma è anche la prova che non ha affatto capito che, se questo esperimento fallisce, io crollerò.

Sono ancora persa nei miei pensieri, quando delle dita si intrecciano alle mie. «Andrà tutto bene» mormora mentre ci avviamo verso la zona del riscaldamento. «Potrebbe essere persino divertente.»

Sbuffo con impazienza. «Se è divertente, significa che non ti stai impegnando abbastanza.»

Nate scoppia a ridere, guadagnandosi un fischio da parte della Brady. «L’hai detto come una vera tiranna.»

Dopo il riscaldamento, è il momento di scoprire se è stata un’idea così terribile.

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